Friday, December 24, 2010

Nomi

Mi è capitato spesso di sentire persone lamentarsi in vari modi del proprio nome. Io non ho motivo di lamentarmi del mio. Ma se tralasciamo i problemi che sorgono quando si hanno nomi facilmente storpiabili (passatemi il termine), in certe fasce d'età, diventa difficile conviverci. Eppure è una delle cose che ci accompagnerà tutta la vita (se non prendiamo la tragica scelta di cambiare nome). Ho notato che molte persone, pur non gradendo il proprio nome, non arriverebbero al punto di cambiarlo, ciò significa che oramai è diventato parte integrante della loro persona. Se noi facciamo un'analisi del motivo per cui i nostri genitori hanno scelto proprio il nome che poi ci teniamo, possiamo constatare che non è mai una scelta in malafede. I motivi possono essere vari. Da nomi che fanno risorgere dei bei ricordi (nomi di persone, cibo, posti o altro), a nomi che suonano bene o che piacciono (il che è spesso pilotato dalle precedenti conoscenze), si arriva a nomi che si pensa servano come augurio di una vita felice (Felice e varianti), gioiosa (Gioia), sono solo due dei molteplici nomi con questo scopo. Ho visto anche persone che si arrabbiavano con i genitori e gliene facevano una colpa, per la scelta del nome. In quei casi mi sorge una domanda. Ma se foste al loro posto (da genitori o quando si da un nome ad un animale), vi farebbe piacere sentirsi dire che dovevate scegliere un altro nome perché quello scelto non vi piace per niente? Io credo di no. Sarebbe una delusione bella e buona, proprio perché quella scelta era stata fatta con le migliori intenzioni. Certo è anche vero che certi genitori (li definirei strani a dire poco) vorrebbero o riescono a dare nomi “particolari” ai propri figli. Nomi che, purtroppo, condannano ad una vita di derisione il bambino o la bambina scelta. Se ci può essere un motivo, può essere quello di essere originali, cosa che si può comunque fare senza però arrivare a compromettere in modo così ampio la vita di una persona cara. Resta il fatto che di norma i nomi degli altri sono sempre più belli. A me piace il mio, anche perché ormai mi identifico, sono un tutt'uno con esso. Il bandolo della matassa è quello che ognuno dovrebbe, a mio modesto parere, essere orgoglioso, o almeno cercare di non vergognarsi del proprio nome per rispetto nei confronti dei nostri genitori e soprattutto se non si desidera cambiarlo. Mi sembra inutile lamentarsi del proprio nome se poi non si è disposti a cambiarlo. Lo trovo un modo come un altro per essere compatiti. Per chi non è d'accordo con quanto scritto sopra, può semplicemente provare a sostituire il proprio nome con un soprannome o un appellativo. Non sono di certo io a dire cosa deve o non deve fare una persona. Ho solo espresso la mia opinione in tal senso, che spero sarà rispettata, come io rispetto quelle degli altri.