Sunday, January 9, 2011

Power ranking 27 dicembre

  1. Dallas Mavericks: (+4). I texani stanno attraversando un periodo d'oro. Le ultime partite senza Nowitzki e Butler, comunque vincenti, hanno dimostrato che creano un gioco molto efficacie. Jason Terry segna con continuità tiri importanti, in minuti decisivi (gli ultimi cinque minuti, con sei o meno punti di scarto). Kidd dimostra una volta di più di essere ancora uno dei migliori playmaker nella lega, nonostante la sua età.
  2. Boston Celtics: (-1). Nonostante gli infortuni il coach Doc Rivers trova sempre il modo per far giocare bene la squadra. Tutti i giocatori si impegnano a fondo e fanno quello che gli viene richiesto. I risultati si vedono, si vince spesso.
  3. Miami Heat: (+1). Fintanto che le tre stelle giocano al altissimi livelli senza pestarsi i piedi, gli altri giocatori di Miami possono anche non fare molto. Io rimango scettico al riguardo. Per ora questa formula sembra funzionare.
  4. San Antonio Spurs: (-2). I veterani hanno già iniziato a rallentare, o è solo una breve flessione? Solo il tempo potrà dirlo. Intanto rimangono ai livelli dei Bulls di Jordan da record con 70 vittorie finali. Direi che non è male come ritmo!
  5. Los Angeles Lakers: (-2). L'impressione sembra quella di una squadra svogliata, che considera non importanti le partite di regoular season. Il tempo ci confermerà o contraddirà questo momento così così dei campioni in carica.
  6. Utah Jazz: (+1). Questa squadra senza Okur (infortunio) e al posto di Boozer, il giovane Jefferson, sta facendo bene. Ha conquistato la quinta piazza della NBA e ha permesso a Jerry Sloan di superare Pat Riley nella lista degli allenatori più vincenti di sempre.
  7. Orlando Magic: (+2). Con lo scambio che riporta Hedo a Orlando in cambio di Gortat (unico cambio di Howard) e Carter, i Magic sembrano aver subito ingranato la marcia giusta. Turkoglu è tornato ai livelli dell'anno delle finali contro i Lakers, mentre le altre “pedine” (Gilbert Arenas e Jason Richardson) sembrano integrarsi bene, tanto da riuscire a battere Celtics e Spurs in breve tempo.
  8. Oklahoma City Thunder: (-2). Statistiche alla mano, stanno facendo meglio della scorsa stagione da playoff. Era prevedibile, ma se ci concentriamo bene notiamo che quando invece che correre, ragionano in attacco hanno un record di 11-2.
  9. Chicaco Bulls: (-1). Con il ritorno di Boozer, seppur perdendo Noah, tutta la squadra gioca meglio. Deng sembra esser tornato ai livelli di qualche stagione fa e Derrick Rose ha trovato un compagno con cui poter infiammare il parquet con i loro giochi a due.
  10. New York Knikcs: (+1). L'attacco e Stoudemire hanno rallentato un po', ma qualche vittoria arriva comunque. Ora Gallinari si è infortunato, ma starà fuori solo qualche settimana. Intanto Felton e Chandler sembrano dei giocatori quasi da All Star Game. Finché giocano così possono solo fare bene.
  11. New Orleans Hornets: (+1). Hanno decisamente rallentato dopo l'inizio migliore di tutti. Belinelli alterna serate con buone percentuali e con statistiche in doppia cifra a partite con pessime percentuali che rallentano la squadra. Paul è il leader per le palle rubate ed è terzo per gli assist, ma ciò non dovrebbe sorprendere per niente.
  12. Denver Nuggets: (-2). I Nuggets hanno giocato senza Carmelo Anthony e perso quattro su cinque incontri. I ragazzi di George Karl non sembrano in grado di competere con le squadre da media classifica senza Melo.
  13. Atlanta Hawks: (=). Senza Joe Johnson le aquile della Georgia hanno trovato comunque un loro equilibrio in attacco. Per questo si ritrovano ad essere costanti e allo stesso punto di inizio stagione.
  14. Houston Rockets: (+2). Dopo l'inizio disarmante, la perdita di Yao Ming per l'intera stagione e l'assenza di Aaron Brooks, i Rockets hanno iniziato a vincere qualche partita, a giocare ogni tanto. Tutto ciò non basta per tagliare il traguardo dei playoff, soprattutto ad Ovest, ma sarà necessario aspettare il ritorno di Brooks, che supporterà Martin e Scola.
  15. Portland Trai Blazers: (=). Con la squadra della sfortuna, se così vogliamo chiamare le scelte dei giocatori spesso ai box, c'è poco da aspettarsi, se non almeno mantenere questo ritmo.
  16. Phoenix Suns: (-2). I Suns sono in una striscia di tre sconfitte per la terza volta in stagione. Ma ciò che differenzia le altre da questa è il programma NBA. Ora giocheranno nove partite critiche. Saranno sette in casa, di cui cinque con squadre dal record vincente e l'ultima contro i Blazers (ottavi ad Ovest).
  17. Philadelphia 76ers: (=). Dai risultati non si direbbe ma con qualche partita senza Iguodala, Meeks e Holiday si sono resi assoluti protagonisti, pur non vincendo, di partite tirate. La franchigia spera che i due giovani continueranno a giocare così, o addirittura meglio.
  18. Memphis Grizzlies: (+1). Con la rottura ormai imminente della squadra con Mayo, si deciderà di cambiare qualcosa, puntando su Conley Gay e Gasol come giovani. Dovranno stare attenti a sfruttare bene questa opportunità di scambio e prendere le giuste pedine.
  19. Milwakee Bucks: (+1). Senza Jennings e Gooden il resto della squadra sta faticando ma sta anche portando vittorie importanti per il record finale e un buon posizionamento a fine stagione. Bogut è tornato al 100% dall'infortunio, Boykins gioca veramente bene, e Roberts sta attraversando un ottimo periodo.
  20. Indiana Pacers: (-2). Se i Pacers non tirano bene, è risaputo che perdono. In questo periodo non riescono più ad ottenere quelle prestazioni fenomenali di inizio stagione, per questo le vittorie stentano a venire.
  21. Golden State Warriors: (+4). Monta Ellis è tornato. E si sente, a dir poco! In una settimana ha fatto registrare quasi 40 punti, 7 assist e 3 rubate di media. Curry lo aiuta molto egregiamente e si toglie un po' di pressione a quei giocatori che dovevano segnare o costruire in sua assenza. Per questo sono la squadra che più ha scalato il power ranking. Ringraziate Ellis.
  22. Toronto Raptors: (-1). Senza Bargnani (miglior realizzatore della squadra), Toronto fatica di più a vincere. Calderon si carica di responsabilità e riempie di assist i compagni, DeRozan segna e corre molto volentieri. Fra poco però arriverà una serie importane di quindici partite, di cui 11 esterne.
  23. Detroit Pistons: (-1). McGrady ha giocato un paio di partite da stella. Prince e Hamilton giocano bene. Ma ribadisco che se vuoi ricostruire una squadra non puoi farlo da quei giocatori. I risultati sono comunque molto insufficienti.
  24. New Jersey Nets: (=). In estate hanno ingaggiato Jordan Farmar (ex Laker) da Free Agent e ora scambiano un lungo fuori rotazione per Sasha Vujacic sempre dai Lakers. Appena arrivato ci ha messo una sola settimana per ambientarsi e iniziare a tirare come sa fare.
  25. Los Angeles Clippers: (+1). Finalmente i Clippers iniziano a vincere, e il motivo sta nel fatto che finalmente Eric Gordon gioca decentemente. Griffin rimane impressionante, ma Gordon sta segnando la metà dei tiri che prova, che producono 21 punti di media nell'ultimo periodo. Come ho già detto se per caso si aggiunge un altro o un altro paio di giocatori (Davis, Kaman e Favors) questa squadra potrà fare bene.
  26. Charlotte Bobcats: (-3). Larry Brown è stato esonerato da Micheal Jordan. Sarà anche stata una rottura consensuale, ma ciò implica un periodo di rodaggio per un nuovo coach. Così è spiegato il salto in basso in classifica e le poche vittorie.
  27. Minnesota Timberwolves: (=). Kevin Love offre ancora numeri da capogiro, ma ultimamente anche Beasley e Ridnour offrono alla causa minuti importanti nelle frazioni decisive. Piano piano, ma molto lentamente, i lupi del Minnesota sembrano migliorare.
  28. Washington Wizards: (+1). Con il ritorno di Wall si creano molti miss-match. La partenza di Arenas l'avevamo prevista. Ora Wall dovrà cercare di ricostruire con i risultati una franchigia a pezzi. E dovrà farlo nell'anno da matricola. E per farlo dovrà dimostrare e confermare di essere quel giocatore dominante visto al college.
  29. Sacramento Kings: (+1). L'ultima squadra in classifica fatica molto a vincere per vari motivi. Evans non sta giocando neanche lontanamente come sa fare, e l'unico centro vero scelto al draft Cousins sembra impaurito dal mondo NBA.
  30. Cleveland Cavaliers: (-2). I “traditi” di Cleveland dovranno stare attenti a giocare sempre al massimo per poter vincere qualche partita, se non vogliono essere superati da tutti in classifica. Questa stagione comunque sarà un disastro, chissà il perché..