Seppur
sia la seconda notte di preseason, c’erano molte prime volte. Prime
partite per tutte le squadre, primi minuti, punti, assist, partite per
molti giocatori. Prime visioni di cosa può riservare il futuro o nomi
già conosciuti che si dimostrano in forma, o meno.
Iniziamo
con il derby della Grande Mela, il primo dei due previsti prima
dell’inizio della stagione regolare. Dopo una partenza dove Morrow segna
7 punti, come tutti i Knicks, su 9 totali dei Nets, si iniziano a
notare alcune cose. Deron Williams (9 con 6 assist e 6 palle perse),
nonostante abbia giocato in Europa, non sembrava tanto attento al gioco,
Lopez da doppia doppia (15 più 11), ma non in piena forma nei
movimenti, mentre Anthony (17 punti in tre quarti) e Stoudemire (10 con 6
rimbalzi) sembrano essere più pronti. Chandler, alla sua prima partita,
gioca bene coma sa fare in difesa, prende pochi rimbalzi, ma perché
c’erano Fields (che inizia tirando 3/3 senza poi segnare altro), Douglas
e Amare. É solo l’inizio. La vera differenza viene fatta dalla panchina
dei Knicks. Iman Shumpert (16 punti), Rookie, e Renaldo Balkman (20
punti con 7/10 al tiro) è una gradita sorpresa, che segna 7 punti in
fila all’inizio dell’ultimo parziale con cui i Knicks allungano
definitivamente.
Risultato finale: 92-83 New York Knicks
Andiamo
in Texas, Spurs ridimensionati, senza Duncan e Parker, ospiti a
Houston. Partita mai in discussione. Rockets sempre in vantaggio fino
alla fine. In doppia cifra per gli speroni Splitter, Blair, Bonner e
l’immortale Ginobili (13, 16, 12 e 16). Sponda Houston invece si mette
in evidenza il conosciuto Scola (20 punti). Non mancano le doppie cifre
dalla panchina, Dragic con 11 e Williams con 14 punti e 9 rimbalzi. Chi
invece si fa notare più di tutti con la sua doppia doppia è Jordan Hill
(17 più 13 al termine).
Risultato finale: 87-101 Houston Rockets
Nella
California giocavano invece Kings e Warriors. Fredette, decima scelta
dell’ultimo draft per Sacramento, parte titolare e segna 21 punti con
7/11 dal campo e 4/6 dalla distanza, sua specialità. Altri quattro sono i
suoi compagni in doppia cifra, tra cui Thornton e Evans (21, 17 con 7
assist). Per Golden State invece abbiamo 4 dei titolari in doppia cifra,
Ellis, Curry, Lee e Wright (18, 22, 16 con 8 rimbalzi, 11). Dalla
panchina Udoh con 10.
Risultato finale: 96-107 Golden State Warriors
Finalmente
arriviamo al match che più mi interessava. Wolves che ospitavano i
Bucks, con una buona presenza di giovani talentuosi. Per Milwaukee è il
momento del ritorno in campo per Bogut, dopo il brutto infortunio subito
alla mano, titolare, con 9 punti e 6 rimbalzi in 26 minuti. Top scorer
per i Bucks però sarà il Rookie Jon Leuer, dalla panchina con 18 punti.
Dall’altra parte abbiamo molti giovani che si sono fatti vedere. Il
Rookie Derrick Williams entra dalla panchina per segnare 14 punti con 8
tiri, tanti quanto il nuovo arrivato, con l’anello al dito da Dallas,
J.J. Barea. Top scorer dell’incontro saranno Beasley, 21 punti con 6
rimbalzi e il solito Love (Mr. double-double) che ai 21 punti aggiunge
15 sontuosi rimbalzi. Il tanto discusso Rookie spagnolo, Ricky Rubio fa
vedere perché i compagni amano giocare con lui. Passaggi precisi, sia
negli spazi che nel tempismo. Deliziosi. Entrando dalla panchina
chiuderà con 6 punti, 6 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e solo 1 palla
persa, per un’ottima regia e ottime assistenze ai compagni, Love in
primis. Da
ricordare la migliore giocata della notte, passaggio al bacio di Rubio
per l’alley-oop di Williams. Tra Rookie ci si intende bene direi.
Risultato finale: 96-117 Minnesota Timberwolves