Saturday, November 19, 2011

Open source


Di seguito proverò a spiegare alcuni concetti necessari per comprendere meglio l’ambiente dell’open source.


Open source
Traducendo letteralmente dall’inglese si ottiene “sorgente aperta”. L’idea è quella. Permettere di visonare il codice del programma in questione. Questo permette ad altri programmatori di studiare e modificare il software stesso. Ciò permette spesso di ottenere un risultato superiore sia in qualità che in efficienza. Esempi ne sono: Firefox, OpenOffice, VLC e Gimp, per i software. Invece come sistemi operativi sono presenti: GNU (Gnu is Not Unix, antenato di Linux), Android e Linux. L’open source deriva dal movimento “open content” (contenuti aperti), dove Wikipedia ne è un chiaro esempio. Internet e il web hanno aiutato non poco il diffondersi di questa filosofia e la sua qualità. Il termine si riferisce solo alla disponibilità del codice sorgente, non che essa sia gratuita. Nella maggior parte dei casi comunque open source è anche software libero.


Software libero
Si contrappone al software proprietario. un pre-requisito del software libero è la caratteristica open source. Questa filosofia ha quattro “libertà fondamentali”.
  1. Libertà 0: libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  2. Libertà 1: libertà di studiare il programma e modificarlo.
  3. Libertà 2: libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  4. Libertà 3: libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Codice
Il codice che compone un programma sono righe di testo, la cui struttura varia da linguaggio a linguaggio e che insieme costituiscono un programma. Un programma è un insiemi di istruzioni, le istruzioni sono quelle righe che formano il codice. I vari linguaggi di programmazione sono definiti in base al tipo e alla sintassi del codice e quindi del testo.
Un esempio di una istruzione (basilare) che può comporre parte di un programma è:
quoziente=dividendo/divisore; dove “quoziente” è un contenitore che sarà riempito dal risultato della divisione, “dividendo” e “divisore sono gli operandi dell’operazione scelta (divisione) e il simbolo “/” che sta a indicare l’operazione di divisione tra dividendo e divisore. Al posto di dividendo e divisore è possibile mettere dei numeri, anziché delle variabili, il cui concetto è un po’ più complesso.

Licenze
Non esiste solo il Copyright. Ne esistono di molti altri tipi, meno diffuse e conosciute. Quella che più contrasta il Copyright è la Creative Commons. Sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio de "alcuni diritti riservati". Rendono chiaro che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è permessa.