Sunday, October 30, 2011

Facebook e lo spam


Gli ultimi dati che sono stati svelati da Facebook sono che il 99% degli utenti sarebbe protetto giorno e notte dallo spam. Questo è stato raccontato dagli ingegneri di Palo Alto parlando delle performance del network di difesa Facebook Immune System (Fis). Per metterlo in piedi ci sono voluti 3 anni. Il nucleo è costituito da algoritmi di ricerca che scandagliano ogni angolo di Facebook. I numeri sono da capogiro. Ogni giorno il sistema controlla ognuna delle 25 miliardi di azioni compiute dagli 800 milioni di iscritti. Nei picchi di attività, gli algoritmi analizzano 650 mila contenuti al secondo. Il metodo è quello di cercare insiemi di parole chiave che affollano i messaggi spam e di bloccare le attività sospette. Il sistema è controllato da circa 30 persone, ma vista la necessità di intervenire 24 ore al giorno, il sistema funziona in modo autonomo. Anche se il Fis stimano che le vittime sono solo dell'1% non significa che il social network sia inespugnabile. Spesso, infatti, gli utenti si fidano istintivamente di messaggi spediti da conoscenti a familiari. Questa fiducia è un'opportunità d'oro per lo spam. La barriera di algoritmi potrebbe essere inefficace di fronte a strategie simili al phishing. Ci sono stati studi a riguardo ai social bot. Si tratta di programmi automatici che gestiscono falsi account Facebook che esplorano il social network per stringere amicizia con utenti casuali. Quello che è incredibile è che una persona su cinque accetta queste richieste. Una volta fatto questo primo passo, gli account fasulli selezionano tutti gli amici degli amici, i quali accettano addirittura ad una percentuale del 60%. Conti alla mano, in sette settimane 102 bot hanno stretto amicizia con 3000 persone, avendo accesso a 46 mila indirizzi email e 14 mila indirizzi di casa. Morale: mai fidarsi degli amici degli amici.