Se sei in
possesso di un account Google allora ci sono buone notizie: termini e
risultati delle ricerche saranno nascosti dal protocollo Ssl. Se
invece non hai un account di BigG allora... ahia.
Google ha dato
la notizia di rendere di default l'implementazione del protocollo Ssl
per le ricerche dei soli utenti registrati. Significa che se hai un
account e sei loggato, quando andrai sulla pagina
http:\\www.google.com verrai automaticamente reindirizzato alla
pagina https:\\www.google.com. La “s” sta per secure che
garantisce maggiore protezione per le tue ricerche. Le keyword non
potranno essere rintracciate dagli amministratori dei siti cui Google
ti ha traghettato. Nel caso particolare che ti sia collegato con un
hot-spot WiFi pubblico i tuoi risultati di ricerca non saranno
intercettati da terzi. Dopo lo slogan “don't be evil” (The Filter
Bubble) e la tendenza a concentrare le energie per irrobustire i
settori pilastro della società ha deciso di giocare d'anticipo e
diffondere globalmente il protocollo Ssl.
Ssl (Secure
Sockets Layer) è un protocollo di crittografia che protegge le
informazioni condivise nei servizi. Questo protocollo cripta i
risultati delle ricerche per impedire eventuali registrazioni di
queste informazioni. Con la scelta di offrire questo servizio solo ai
possessori di un account è un ulteriore indice della strada
intrapresa da BigG. Il lancio di “Io sul Web”, che aveva dato la
possibilità agli utenti iscritti di ricevere notifiche ogni volta
che il loro nome compariva in Rete e all'occorrenza chiedere
l'eliminazione delle informazioni scomode, e l'introduzione del
pulsante “+1” spingendo in questo senso a far integrare quel
pulsante in tutti i contenuti che vogliono comparire tra i risultati
delle ricerche. L'obbiettivo è quello di portare sempre più utenti
dalla propria parte e di fidelizzare quelli che ci sono già.
Un'altra mossa che non poteva non sollevare critiche. Il grosso delle
proteste non arriva dagli utenti comuni (che vedono questa
introduzione come discriminatoria per chi non possiede un account) ma
dai Web marketer che non potranno più risalire ai termini di ricerca
che raggiungono i loro siti e prodotti. La risposta è stata:
“Quando fai
una ricerca su https://www.google.com, i siti che visiti
continueranno a sapere che arrivi da Google, ma non riceveranno
informazioni su ogni query individuale. Ogni mese, inoltre, possono
ricevere una lista delle 1.000 ricerche web che hanno convogliato più
traffico sul loro sito, utilizzando i Google Webmaster Tools”.
C'è
chi mette nel mirino il protocollo Ssl a causa delle crepe che ha
mostrato negli ultimi mesi. Sempre più spesso vengono rilasciati
certificati Ssl fasulli che aggirano le protezioni. Per questo,
mentre Google estenderà il sistema Ssl a tutti i suoi servizi
(compreso Maps, attualmente privo), altri studiano soluzioni
alternative per fare a meno dei certificati Ssl.