Sunday, October 30, 2011

Google e la ricerca sicura


Se sei in possesso di un account Google allora ci sono buone notizie: termini e risultati delle ricerche saranno nascosti dal protocollo Ssl. Se invece non hai un account di BigG allora... ahia.
Google ha dato la notizia di rendere di default l'implementazione del protocollo Ssl per le ricerche dei soli utenti registrati. Significa che se hai un account e sei loggato, quando andrai sulla pagina http:\\www.google.com verrai automaticamente reindirizzato alla pagina https:\\www.google.com. La “s” sta per secure che garantisce maggiore protezione per le tue ricerche. Le keyword non potranno essere rintracciate dagli amministratori dei siti cui Google ti ha traghettato. Nel caso particolare che ti sia collegato con un hot-spot WiFi pubblico i tuoi risultati di ricerca non saranno intercettati da terzi. Dopo lo slogan “don't be evil” (The Filter Bubble) e la tendenza a concentrare le energie per irrobustire i settori pilastro della società ha deciso di giocare d'anticipo e diffondere globalmente il protocollo Ssl.
Ssl (Secure Sockets Layer) è un protocollo di crittografia che protegge le informazioni condivise nei servizi. Questo protocollo cripta i risultati delle ricerche per impedire eventuali registrazioni di queste informazioni. Con la scelta di offrire questo servizio solo ai possessori di un account è un ulteriore indice della strada intrapresa da BigG. Il lancio di “Io sul Web”, che aveva dato la possibilità agli utenti iscritti di ricevere notifiche ogni volta che il loro nome compariva in Rete e all'occorrenza chiedere l'eliminazione delle informazioni scomode, e l'introduzione del pulsante “+1” spingendo in questo senso a far integrare quel pulsante in tutti i contenuti che vogliono comparire tra i risultati delle ricerche. L'obbiettivo è quello di portare sempre più utenti dalla propria parte e di fidelizzare quelli che ci sono già. Un'altra mossa che non poteva non sollevare critiche. Il grosso delle proteste non arriva dagli utenti comuni (che vedono questa introduzione come discriminatoria per chi non possiede un account) ma dai Web marketer che non potranno più risalire ai termini di ricerca che raggiungono i loro siti e prodotti. La risposta è stata: Quando fai una ricerca su https://www.google.com, i siti che visiti continueranno a sapere che arrivi da Google, ma non riceveranno informazioni su ogni query individuale. Ogni mese, inoltre, possono ricevere una lista delle 1.000 ricerche web che hanno convogliato più traffico sul loro sito, utilizzando i Google Webmaster Tools”.
C'è chi mette nel mirino il protocollo Ssl a causa delle crepe che ha mostrato negli ultimi mesi. Sempre più spesso vengono rilasciati certificati Ssl fasulli che aggirano le protezioni. Per questo, mentre Google estenderà il sistema Ssl a tutti i suoi servizi (compreso Maps, attualmente privo), altri studiano soluzioni alternative per fare a meno dei certificati Ssl.